Simone Nicolo sarà anche quest’anno il coach del Sitting Volley per la Scuola Pallavolo Biellese. Durante questi mesi ha potuto avere diverse esperienze nell’ambito, molto costruttive e stimolanti per il suo lavoro in palestra. 

Simone, innanzitutto con che realtà ti sei interfacciato nell’ultimo periodo?

A metà novembre sono andato a vedere l’allenamento della squadra di Sitting Volley di Chieri, seguita dal coach Gianfranco Cumino. Loro sono un buon gruppo, formato da 14 atleti tra disabili e normodotati, quindi si lavora molto bene in palestra e sono una bellissima realtà piemontese. L’allenamento è stato interessante, di buona intensità ed è stato bello vedere come siano effettivamente ben amalgamati tra di loro tutti i componenti della squadra.

Chieri è una grande realtà ora, ma lo è sempre stata?

Assolutamente no, non è stato facile arrivare a questo punto. Pur essendo vicino a Torino e nonostante abbiano una squadra che milita in A1 femminile a fare da traino, anche per loro è stato molto complicato trovare un numero congruo di elementi per lavorare bene. Ci è sicuramente voluto del tempo, soprattutto se pensiamo che ora sono una squadra strutturata con degli atleti fissi. 

Il Sitting Volley è un mondo pieno di difficoltà, qual è il problema principale ad oggi per questo sport?

Il problema oggi è dato dal fatto che non essendoci un campionato con partite ogni settimana, ma solo concentramenti in primavera, la frequenza agli allenamenti è talvolta saltuaria a discapito della continuità. E come in tutti gli sport, la continuità è un elemento fondamentale per la crescita tecnica e per la creazione di un gruppo coeso. 

Tra tutte le difficoltà la realtà di Chieri rimane un faro per il Sitting Volley piemontese. Sei tornato nel torinese poco fa vero?

Sì, sabato 26 novembre sono tornato a Chieri per la DiaSorin Cup, a tutti gli effetti un All Star Game del Sitting Volley. Sono scesi in campo i migliori giocatori con disabilità ed allenatori provenienti da tutta Italia pronti a darsi battaglia divisi in due gironi da 3 squadre l’uno. 

Un grande evento per uno sport che sta prendendo sempre più piede. Com’è stata la tua esperienza?

Grazie all’amico di SPB Federico Blanc, uno dei principali atleti italiani di questa disciplina (biellese trapiantato a Ravenna), ho avuto la fortuna di sedermi in panchina al fianco di coach Lorenzo Giacobbi, probabilmente il migliore in questo momento in Italia, per due partite. Sicuramente è stato molto disponibile e preparato e mi ha fatto entrare nel vivo di questo sport spiegandomi tra le altre cose i criteri con cui mette in campo i suoi giocatori. Lui tiene conto dei vari tipi di disabilità dei giocatori, delle loro caratteristiche e delle loro capacità, senza dimenticare di dare il giusto spazio anche a chi ha iniziato da poco, nel vero spirito inclusivo. Gli aspetti che più mi hanno colpito sono stati senza dubbio la cattiveria agonistica vista durante le partite, l’entusiasmo ad ogni punto e la voglia di andare su ogni pallone.

Questi eventi danno lustro all’attività, come si deve lavorare per far crescere il movimento?

Il coach Giacobbi mi ha parlato dell’importanza della nascita di nuovi gruppi di Sitting Volley per il movimento. In questo modo si può dare la possibilità a un numero sempre maggiore di sportivi di avvicinarsi a questa disciplina che al momento vede poche squadre sparse un po’ in tutta Italia. A Biella stiamo lavorando per contribuire a questo progetto e stiamo cercando di creare un bell’ambiente per poter giocare insieme a questo fantastico sport. 

Ringraziando Simone Nicolo per la disponibilità e facendo i migliori auguri per questa esperienza, ricordiamo che da gennaio torneranno gli allenamenti di Sitting Volley al PalaPajetta!

Seguiranno istruzioni per l’iscrizione e per tutte le procedure da seguire. Continuate a seguire le nostre pagine social per essere sempre aggiornati sulle novità della Scuola Pallavolo Biellese. 

Addetto Stampa SPB